mercoledì 22 luglio 2009

NON C'E' DUE SENZA TRE


Terzo giorno, terzo step. Superata la fase di “pulizia ed ordine”, si è partiti “in quarta”. Dopo un piccolo “giro di ricognizione”, riassunto il punto della situazione, i ragazzi sono partiti con il progetto, guidati come sempre da Mauro Olivieri e Virginio Briatore. Tra schizzi, ricerche, definizioni di materiali e piante in scala, si è arrivati velocemente al pomeriggio.

- Olioland

Arrivati nello stabilimento Monini, i ragazzi sono stati accolti da Francesca Evangelisti (Responsabile marketing) e da Stefano Barilotti (Brand Manager), per seguire in un itinerario alla scoperta dell’olio. Qui, aiutati dalle spiegazioni di Michele La Barile si sono affrontate le tematiche per la maggior parte tecniche dell’ autentico Olio Etravergine. Quali sono le caratteristiche chiave che fanno di un olio un prodotto di un certo livello? Che valori deve contenere? Quali no? Quando un olio arriva a una qualità ed una raffinatura tali da poterlo imbottigliare? Terminato il breve “meeting”, ci si è addentrati nel vero percorso di produzione e di imbottigliamento.Nel centro analisi e test, punto di partenza per la selezione dell’olio, si è preso parte ad una simulazione di una degustazione che ha visto come protagonista lo stesso Zefferino Monini, noto assaggiatore di oli e selezionatore dei frantoi dell’azienda. Si parla infatti di una degustazione di circa 600 oli l’anno, circa 20 al giorno, curati dal Signor Monini stesso. Dopo la scelta dell’olio, il percorso di imbottigliamento: nastri portanti trasportano le bottiglie nel loro percorso fino al prodotto finito con una facilità ed un rigore che fanno sembrare tutto di una semplicità unica e un pò surreale.

- Istinto di pancia.

Dopo aver chiarito ogni dubbio o quasi sull’olio ed il suo vissuto, l’appuntamento notturno al Tempio della Villa, si è dimostrato una piacevole routine. Qui gli studenti hanno continuato a lavorare, onorati della presenza di Denis SantaChiara, tornato generosamente per seguire il progetto da vicino. Cullati da un’atmosfera magica e carica di stimoli, si è arrivati senza accorgersene a notte avanzata, incuranti del fatto che forse, alle ore operative potessero corrispondere, in modo inversamente proporzionale, le ore di sonno. Come recuperare le energie? Ci hanno pensato i Tutors, improvvisando una simpatica spaghettata aglio e olio, proprio come vuole la tradizione Italiana. Sarà stata un’azione strategica per rafforzare il mood del progetto? O sarà stato un escamotage per servire sostanze nocive? Sarà che la pasta era ottima, ma nel dubbio si ringraziano:

Mauro Olivieri (“première Chef”)-
Marco Pietrosante (“petit sauce Chef”)

Cecilia Moro



Foto di Francesco Bernabei

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. Vai così! e riducete i quantitativi di peperoncino.
    buon lavoro
    M.

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  3. ricordatevi dell'amministratore del Blog la prossima spaghettata...

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