martedì 28 luglio 2009

EXTRAViviamo.

Non è una proposta, è un imperativo categorico. EXTRAVedere, EXTRAVolere, EXTRAVivere, queste le regole fondamentali per arrivare oltre. I ragazzi del Workshop di Spoleto lo sanno bene, è per questo motivo che al grande traguardo finale, corrisponde una sola parola: qualità. Qualità che significa passione, temperanza, dedizione, complicità e energia.

Gli 11 lavori di Design ed il progetto di Comunicazione presentati, hanno un altro sapore. Un sapore genuino che traspare dai volti dei ragazzi, stanchi per il sonno perso, ma soddisfatti nell’animo, coscienti del fatto di più di così si non si poteva desiderare. Tutto questo trova la sua motivazione in una settimana fuori dalle righe, ansi EXTRA. Per progettare i lavori si è Visto oltre, Volendo arrivare oltre .

Ci siamo arrivati, EXTRAVivendo. ExtraV (EXTRA Viviamo) è il concept della campagna di comunicazione presentata a Monini per l’occasione, a rappresentanza di un mood di lavoro allegro, genuino che si creato nel gruppo durante questo stimolante percorso. Basta poco per ricrearlo: Ragazzi spinti da una passione, la volontà di arrivarci la complicità, l’amore nel proprio lavoro tre insegnanti che danno la (ri)carica (Virginio Briatore, Denis SantaChiara e Mauro Olivieri) due coordinatori “onniscienti ” (Marco Pietrosante e Francesco Subioli), un tutor fuori dagli schemi (Paul Heredia), 16 studenti di Design e Comunicazione e un fotografo dall’occhio lungo (Francesco Bernabei).

Noi la soddisfazione l’ abbiamo trovata EXTRAVivendo. Per questo motivo, continueremo a farlo. Per continuare a gustare un sapore nuovo.

A tutti infinitamente grazie.

Cecilia Moro


Foto di Francesco Bernabei

venerdì 24 luglio 2009

LE FIL ROUGE

Rouge come rosso, rosso come passione, passione come 16 ragazzi in cerca di qualcosa di diverso. Qualcosa di diverso l’hanno trovato, questo è certo. Lo si vede dai volti indaffarati, le orecchie tappate, e gli occhi catturati dal monitor. Qui ci si alza solo per bisogni primari: mangiare, bere, fumare, qualcuno si concede il bagno. Non è l’assenza di sonno certamente che offusca le menti, ma il desiderio e la soddisfazione di arrivare a qualcosa. Qualcosa ha preso forma, si assapora il gusto dell’arrivo, si intravede l’orizzonte. Le coordinate coincidono, la tempesta è finita, ora c’è la quiete. Si respira aria di serenità in questo viaggio.

I problemi esistono è chiaro, così come le difficoltà, ma che avventura sarebbe altrimenti? Noi ci abbiamo preso gusto, stiamo correndo a gonfie vele. Stiamo per toccare terra, siamo in alto mare, ma la ciurma è all’arrembaggio, ed i compiti sono assegnati.

Progetti diversi uniti da un unico ed incantato “fil rouge”: la passione incantanta nel proprio lavoro. Posto questo presupposto, nessuno ci potrà fermare. Preparatevi, stiamo arrivando in porto.

“Messaggio in bottiglia”: “Saluti e ringraziamenti a Francesco Bernabei, fotografo ufficiale della nostra traversata” (elemento mancante della truppa, in questa giornata).



Cecilia Moro

Foto di Francesco Bernabei

giovedì 23 luglio 2009

THE PROJECT IS UNDER CONSTRUCTION

“Lavori in corso, ci dispiace per l’inconveniente”. Stiamo costruendo il progetto. Si procede ad alta velocità, i ragazzi mettono a punto i disegni: mani al mouse, e testa sulle spalle! Definiti i progetti è iniziata ufficialmente la fase operativa, 14 idee per la precisione, 2 di comunicazione, 12 di interior design.

Qui non si chiacchiera, si lavora. Pardon, rettifico, tra una chiacchiera e l’altra, si lavora molto, tanto che tra una riga e un appunto, l’intera giornata è stata dedicata interamente alla realizzazione.

Siamo a metà strada, e se è vero che, chi ben comincia è a metà dell’opera, allora potete stare certi che ne vedremo di belle idee. Qui sembra di stare in un vulcano pronto ad esplodere, gli stimoli non mancano, le menti sono attive all’ennesima potenza, ma la cosa più bella è che il clima di lavoro è meraviglioso. Dove c’è un problema, c’è qualcun’ altro che lo saprà risolvere. Converrete quindi con noi che, qui gli ostacoli non esistono. Che dire, concedeteci una bassa citazione: “qui fila tutto liscio come l’olio”.

- Dovere è piacere. Dopo un po’ di lavoro il meritato riposo. Qui tutto si respira, fuorchè l’aria pesante di chi non ama lavorare, ansi, in questa speciale dimensione, il dovere è piacere. Staccare le menti dal computer però, è una delle tante regole di un buon creativo.Ne segue che, le regole sono sempre regole e vanno rispettate con rigore. Che si fa? Si va all’ “O’DINO”, una mostra di design e arte contemporanea, organizzata dall’ ADI, ADI Umbria con la collaborazione del Comune di Spoleto.

- A tutto c’è un limite, eccezione permettendo. I l tempio della Villa, è divenuto ormai, teatro di festa. Spaghettata e vino fino a notte inoltrata, a dimostrazione del fatto che qualche limite a volte va sorpassato. Le regole a volte, vanno infrante, e qui si fa “un certo criterio”.

Cecilia Moro


Foto di Francesco Beranabei

mercoledì 22 luglio 2009

NON C'E' DUE SENZA TRE


Terzo giorno, terzo step. Superata la fase di “pulizia ed ordine”, si è partiti “in quarta”. Dopo un piccolo “giro di ricognizione”, riassunto il punto della situazione, i ragazzi sono partiti con il progetto, guidati come sempre da Mauro Olivieri e Virginio Briatore. Tra schizzi, ricerche, definizioni di materiali e piante in scala, si è arrivati velocemente al pomeriggio.

- Olioland

Arrivati nello stabilimento Monini, i ragazzi sono stati accolti da Francesca Evangelisti (Responsabile marketing) e da Stefano Barilotti (Brand Manager), per seguire in un itinerario alla scoperta dell’olio. Qui, aiutati dalle spiegazioni di Michele La Barile si sono affrontate le tematiche per la maggior parte tecniche dell’ autentico Olio Etravergine. Quali sono le caratteristiche chiave che fanno di un olio un prodotto di un certo livello? Che valori deve contenere? Quali no? Quando un olio arriva a una qualità ed una raffinatura tali da poterlo imbottigliare? Terminato il breve “meeting”, ci si è addentrati nel vero percorso di produzione e di imbottigliamento.Nel centro analisi e test, punto di partenza per la selezione dell’olio, si è preso parte ad una simulazione di una degustazione che ha visto come protagonista lo stesso Zefferino Monini, noto assaggiatore di oli e selezionatore dei frantoi dell’azienda. Si parla infatti di una degustazione di circa 600 oli l’anno, circa 20 al giorno, curati dal Signor Monini stesso. Dopo la scelta dell’olio, il percorso di imbottigliamento: nastri portanti trasportano le bottiglie nel loro percorso fino al prodotto finito con una facilità ed un rigore che fanno sembrare tutto di una semplicità unica e un pò surreale.

- Istinto di pancia.

Dopo aver chiarito ogni dubbio o quasi sull’olio ed il suo vissuto, l’appuntamento notturno al Tempio della Villa, si è dimostrato una piacevole routine. Qui gli studenti hanno continuato a lavorare, onorati della presenza di Denis SantaChiara, tornato generosamente per seguire il progetto da vicino. Cullati da un’atmosfera magica e carica di stimoli, si è arrivati senza accorgersene a notte avanzata, incuranti del fatto che forse, alle ore operative potessero corrispondere, in modo inversamente proporzionale, le ore di sonno. Come recuperare le energie? Ci hanno pensato i Tutors, improvvisando una simpatica spaghettata aglio e olio, proprio come vuole la tradizione Italiana. Sarà stata un’azione strategica per rafforzare il mood del progetto? O sarà stato un escamotage per servire sostanze nocive? Sarà che la pasta era ottima, ma nel dubbio si ringraziano:

Mauro Olivieri (“première Chef”)-
Marco Pietrosante (“petit sauce Chef”)

Cecilia Moro



Foto di Francesco Bernabei

martedì 21 luglio 2009

DOPO IL CAOS, L’ORDINE.

Alla luce di un brainstorming notturno, e una tempesta di idee, concetti, visioni, semplici parole, si è cercato di fare chiarezza.
Se è vero che la notte porta consiglio (anche se con poche ore di sonno), nella seconda giornata si è messo in ordine qualche pezzo di un grande puzzle. Creatasi la giusta alchimia tra le menti, stimolati dall’atmosfera della pittoresca location dell’Istituto d’Arte di Spoleto, i ragazzi hanno cercato di porre le basi, guidati da professionisti di chiara fama ed esperienza nel campo, quali Denis SantaChiara, Virginio Briatore e Mauro Olivieri.

Dopo una “razionalizzazione a freddo” si è svolta, nella medesima sede, la conferenza stampa, con l’ulteriore intervento dell’Assessore all‘ Istruzione del Comune di Spoleto Battistina Vargiu, il Dirigente Assessorato della cultura e turismo Sergio Macedone, del presidente dell' Istituto d’Arte di Spoleto Roberta Galassimaria, nonchè di MariaFlora Monini, ponte diretto tra azienda e studenti, in fine del direttore dello IED Roma Alberto Iacovoni
Al timone della confernza, Francesco Subioli presidente ADI Umbria e Marco Pietrosante responsabile didattica IED Roma.
Nel pomeriggio. Dopo aver appreso e “rubato” nozioni sui materiali, grazie all’esperienza emblematica nel campo di Denis Santa Chiara, cultore degli allestimenti e del “design anomalo ”, si è cercato di creare un mood ipotetico di partenza. Qui i ragazzi, attraverso un lavoro ed una ricerca non più di gruppo, ma individuali, hanno abbozzato idee e concetti più definiti. Si è concluso il pomeriggio con un mini sunto del work in progress.

L’ordine in che senso? Tra un aperitivo e una cena informale, ci si è posti qualche domanda in più. Un brainstorming a posteriori ha preso vita nella magica atmosfera del tempietto della Villa. Il gruppo operativo, guidato da Paul Heredia, studente rivelazione della scorsa edizione, ha ripercorso a ritroso gli step fatti, cercando di rielaborare i punti chiave e metterli in evidenza, con un esito solido e soddisfacente. Sarà la dimostrazione del fatto, che a volte è meglio tornare sui propri passi?

Cecilia Moro

Foto di Francesco Bernabei

lunedì 20 luglio 2009

SI INIZIA...

Il secondo SDW09 ha avuto inizio nella suggestiva cornice del Parco di Villa Redenta di Spoleto. Nel pomeriggio c'è stata la presentazione del brief aziendale della Monini SpA, alla presenza di Maria Flora e Zefferino Monini.

In serata, in compagnia dell'aperitivo offerto dall'ADI Umbria, Denis Santachiara, Virginio Briatore, Mauro Olivieri, Paul Heridia ed i ragazzi dello IED di tutto il network hanno ragionato sul tema proposto relativo al "temporary shop Monini".

I lavori si sono protratti sino a notte fonda, in compagnia degli organizzatori Francesco Subioli e Marco Pietrosante, nella magica atmosfera del "tempietto" della Villa, gettando le basi per il lavoro dei prossimi giorni.

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Foto di Francesco Bernabei